Legge sull'intelligence: più sicurezza, meno privacy?

Dare ai servizi segreti più poteri per combattere il terrorismo. È questo l'obiettivo della nuova legge sull'intelligence su cui gli svizzeri voteranno il 27 settembre. Intercettazioni telefoniche, spionaggio di computer e persino l'installazione di microfoni in luoghi privati. Per i referendari, questi mezzi ampliati violano le libertà individuali. Denunciano un ritorno allo Stato ficcanaso. In un momento in cui il terrorismo ha colpito duramente i nostri vicini negli ultimi mesi, dobbiamo scegliere tra sicurezza e libertà?